La legge per la protezione dei lavoratori dai rischi provenienti da agenti chimici, presenti sul luogo di lavoro, prevede che il datore di lavoro si adoperi affinché l’attività lavorativa venga organizzata in modo che non ci siano rischi per la salute o la sicurezza del lavoratore.
Propriamente viene richiesta una valutazione del rischio che consenta di identificare tale rischio come irrilevante o meno per la salute e basso o meno per la sicurezza.
Qualora le sostanze utilizzate o le condizioni di lavoro siano tali da non permettere l’abbattimento del rischio al di sotto delle condizioni indicate il datore di lavoro dovrà adottare tutte le misure specifiche di prevenzione e protezione disponibili in commercio (partendo dai dispositivi di protezione collettiva fino ad arrivare ai dispositivi di protezione individuale), dovrà attivare la sorveglianza sanitaria, ad opera del medico competente, almeno annuale, e dovrà accertarsi che le misure adottate consentano di tutelare pienamente la salute e la sicurezza del lavoratore. Ulteriormente dovrà definire delle misure di emergenza in caso di versamenti accidentali o di eventi non programmati che possano verificarsi e che in qualche misura possano andare ad incidere sulla salute e la sicurezza dei lavoratori.