Valutare il rischio folgorazione

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valutazione rischio folgorazione

Il rischio folgorazione deve essere considerato dal datore di lavoro al momento della valutazione dei rischi. A seconda del livello di rischio al quale vengono esposti i lavoratori, il titolare deve mettere in atto tutte le azioni mirate ad eliminare o ridurre quanto possibile il rischio elettrico (a cui è dovuto quello folgorazione).

In tutti i settori di lavoro, a diversi livelli di rischio, viene utilizzata l’energia elettrica e possiamo individuare principalmente tre tipi di pericoli legati al rischio elettrico:

  • folgorazione avviene quando c’è un contatto diretto o indiretto tra la corrente elettrica e il corpo umano. Generalmente il rischio folgorazione si trasforma in pericolo reale per la salute dei lavoratori quando i conduttori sono privi di isolamento oppure quando avvengono dei guasti a delle componenti elettriche di macchinari o strumenti di lavoro;
  • incendio può essere causato da sbalzi di corrente e di tensione che possono avere un’origine interna (come dei guasti o malfunzionamenti) o esterna (causati da fulmini);
  • esplosione può essere causata dall’installazione di un impianto elettrico non adatto a tal punto da creare un’atmosfera esplosiva.

Consulenza per la valutazione dei rischi

Richiedi informazioni o un preventivo gratuito per effettuare la valutazione del rischio folgorazione.

Nel dettaglio, il rischio folgorazione trova le sue fonti laddove viene condotta l’energia elettrica:

  • negli impianti elettrici non a norma di legge, privi di messa a terra;
  • nei cavi elettrici scoperti, vecchi o danneggiati;
  • nell’uso scorretto di macchinari e strumenti di lavoro;
  • nelle lampade prive di lampadina;
  • nelle prese a spina;

Per rimuovere o ridurre il rischio folgorazione il datore di lavoro ha il dovere di:

  • mettere a norma l’impianto elettrico dell’ufficio o rispettare la normativa sulla sicurezza antincendio per i cantieri mobili;
  • formare il personale alla sicurezza antincendio;
  • fornire ai lavoratori esposti a rischio diretto di folgorazione i DPI (dispositivi di protezione individuale) al fine di ridurre o eliminare il rischio;
  • garantire un monitoraggio costante della sicurezza antincendio attraverso controlli periodici sul funzionamento di macchinari e impianti.

Tutti gli obblighi che il datore di lavoro deve rispettare dal punto di vista della sicurezza antincendio sono regolati dal Dlgs 81/08, in particolare:

  • l’articolo 18 impone ai datori di lavoro di nominare e formare dei responsabili della sicurezza antincendio;
  • l’articolo 46 sulla prevenzione incendi;
  • Il Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 che definisce i criteri generale per la gestione delle emergenze in caso di incendio e per la sicurezza antincendio.

La necessità di una normativa mirata esclusivamente alla sicurezza antincendio ha indotto il legislatore a sottolineare la validità del DM 10/03/98 inserendolo nell’ultima modifica del Testo Unico del maggio 2014.