fulminazione rischio

Uno dei rischi che il datore di lavoro deve considerare per la sicurezza e la salute all’interno della propria azienda è il rischio fulminazione.

Il fulmine si può definire in modo semplice come una potente scarica elettrica che si realizza quando si incontrano due corpi con potenziale elettrico differente, le particelle negative presenti nelle nuvole vengono attratte dalle particelle positive e il loro contatto genera la scarica elettrica. Esistono diverse tipologie di fulmini:

  • fulmini tra nuvola e suolo;
  • fulmini tra nuvola e nuvola;
  • fulmini all’interno della stessa nuvola.

Consulenza per la valutazione dei rischi

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Il primo tipo di fulmine è quello che può causare problemi diretti e indiretti alle persone. I problemi direttamente connessi alla fulminazione sono ustioni, bruciature, perdite di memoria e nel peggiore dei casi, la morte. Mentre i problemi indiretti riguardano i danni alle cose, ad esempio la caduta degli alberi o il divampare di incendi.

Una corretta valutazione del rischio fulminazione aiuta il datore di lavoro a mettere in atto tutte le azioni di prevenzione necessarie a evitare danni alla struttura e agli impianti in caso di fulmini. Infatti i problemi che possono causare i fulmini che scaricano direttamente su una struttura o nei suoi pressi riguardano:

  • gli impianti elettrici e gli impianti elettronici che potrebbero subire dei guasti a causa di
    uno sbalzo di tensione;
  • le persone che lavorano nella struttura che potrebbero essere colpite direttamente dal
    fulmine;
  • la strumentazione che potrebbe subire dei guasti in caso di forte sbalzo di tensione;
  • l’ambiente attorno alla struttura colpita.

Il rischio fulminazione può essere riconosciuto, identificato in base al valore di rischio e ridotto attraverso l’adozione di misure preventive.

Il datore di lavoro, dunque, ha il compito di predisporre degli impianti di protezione dai fulmini che rispettino le normative CEI EN 62305.